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Locke

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John Locke sviluppa la sua teoria politica a partire dalle riflessioni di Hobbes, per poi però giungere a conclusioni diametralmente opposte. Come Hobbes, anche Locke si chiede: 1) quali sarebbero i rapporti fra gli uomini in uno stato di natura, ovvero in uno stato senza leggi 2)di quali diritti godrebbe l’uomo in una simile situazione. Per  Hobbes nello stato di natura tutti hanno diritto a tutto: la conseguenza è il pericolo di un conflitto costante. Secondo Locke invece gli individui hanno diritto solo alle cose di loro proprietà: la vita, i pensieri, il corpo e i beni posseduti. È la ragione stessa, come legge naturale, a imporre all’uomo di non appropriarsi dei beni che non gli appartengono. Il problema è che non esistono strumenti per difendere la proprietà privata se non esiste uno Stato che scrive le leggi e garantisca che vengano rispettate. In assenza di questa autorità superiore, gli uomini rischiano di entrare in conflitto fra di loro. Per rimediare a questa possibilità, e